Pier Mario Garelli
Presidente del CAI di Mondovì, subito dopo l'armistizio l'avvocato Garelli era entrato nella Resistenza, aggregandosi alla III Divisione alpina operante in Val Casotto. Arrestato mentre si trovava a Mondovì, fu portato a Torino e rinchiuso nelle carceri Nuove. Il 25 maggio 1944, Piero, come tutti lo chiamavano, fu trasferito nel campo di concentramento di Fossoli (baracca 17/A) e di qui a Bolzano, dove restò sino al 5 agosto. Deportato nel lager di Mauthausen e immatricolato col numero 82364, l'avvocato morì nel sottocampo di Gusen, quando la fine della guerra era ormai vicina. Per ricordarlo, a Mondovì gli hanno intitolato una strada. Porta il nome di Piero Garelli anche il rifugio alpino che, nel 1949, fu inaugurato in Valle Pesio a quota 1990 e che è considerato, oggi, una delle più attrezzate strutture alpinistiche.