Piero Berra
Era ancora studente in medicina quando entrò nella Resistenza. Il ragazzo assolveva all'incarico di mantenere i collegamenti tra le formazioni partigiane operanti nella zona del Lago Maggiore e il CLN di Milano. Nel novembre del 1944, ferito dai fascisti nel capoluogo lombardo, Piero Berra fu catturato e imprigionato a Legnano. Alla vigilia dell'insurrezione, il ragazzo riuscì fortunosamente a fuggire e a salvarsi.
Dopo la Liberazione Berra, laureatosi, iniziò la professione a Ghiffa, di cui divenne anche sindaco per molti anni. Memore degli anni della lotta antifascista, ha fondato nel 1971 il periodico Resistenza unita di cui è stato membro del comitato di redazione. A Berra si deve anche la fondazione dell'associazione "Casa della Resistenza di Fondotoce di Verbania".
Ha lasciato, nel 1996, una raccolta di poesie dal titolo Bacche di agrifoglio. Su di lui la figlia Donatella ha scritto nel 2005 su Nuova Resistenza unita, un articolo intitolato Parole come suoni, per un ricordo.