Piero Boni
Giovane di idee socialiste si era battuto, durante la Resistenza, alla testa di una delle Brigate "Matteotti". Dopo dieci mesi di scontri con i nazifascisti, per i quali è stato decorato al valor militare, "Piero Coletti" (questo il suo nome di battaglia), aveva partecipato alla liberazione di Parma.
Membro dell'Ufficio sindacale del PSI, nel primo dopoguerra Piero Boni entrò a far parte della Segreteria della CGIL. Nominato membro del CNEL nel 1958, in rappresentanza della Confederazione, sarà confermato in quel ruolo sino al 1995. Nella primavera del 1960, Boni è eletto, a fianco di Luciano Lama, segretario generale aggiunto della FIOM e membro dell'Esecutivo della CGIL, incarico che gli verrà confermato nel 1962 e nel 1964, a fianco di Bruno Trentin.
Segretario generale aggiunto del sindacato sino al 1977, anno in cui si dimetterà dalla Segreteria per assumere la presidenza della "Fondazione Giacomo Brodolini" Piero Boni è stato anche, per alcuni anni, membro del Comitato economico della Unione Europea. Da molti anni faceva parte della presidenza onoraria dell'ANPI.