Piero Germano
Sottotenente di complemento di Fanteria, durante la Seconda guerra mondiale era stato decorato di Medaglia d’argento. Dopo l’armistizio, col nome di battaglia di “Gandhi”, fu tra i primi organizzatori della Resistenza nel Vercellese, divenendo comandante della 75ma Brigata Garibaldi e poi della V Divisione Garibaldi. Nel febbraio del 1945 “Gandhi” fu tra i protagonisti della battaglia di Sala Biellese che vide 20 mila nazifascisti impegnati contro i partigiani garibaldini e giellisti e che si concluse con il totale smacco degli attaccanti. I partigiani lamentarono la perdita del comandante della 182ma Brigata Garibaldi Pietro Camagna “Primula”, mortalmente colpito da schegge di mortaio, ed ebbero quattro feriti; si dovette pure lamentare la morte del parroco di Sala Biellese, don Tabarolo, ucciso da una delle granate che, lanciate dai nazifascisti, avevano colpito le case della periferia del paese. Ben più pesanti le perdite di tedeschi e repubblichini, secondo i dati desunti dagli ospedali di Ivrea, Vercelli e Biella. Fatto è che una settimana dopo la battaglia, che avrebbe dovuto portare al loro annientamento, i partigiani avevano già ripreso le loro posizioni sui monti della Serra tra Biella e Ivrea. Dopo la Liberazione Piero Germano si è sempre impegnato nelle organizzazioni democratiche piemontesi e nel 1972, candidato del PCI nel Collegio di Vercelli, è stato eletto senatore. Dopo la sua morte è stato sepolto nel cimitero del paese natale, che gli ha intitolato una strada.