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Pietro Beghi

Nato a Canaro (Rovigo) il 29 marzo 1905, deceduto a Canaro il 21 giugno 1970. Laureato in Economia, Segretario del CLN della Spezia e primo prefetto della città.

A “Mario” – questo era durante la lotta contro i nazifasciti il nome di tattaglia di Pietro Beghi- è intitolato l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea della Spezia. E questo, in una provincia che tanto ha dato nella lotta antifascista e contro i tedeschi, ha un significato di riconoscenza per un cittadino di grande valore morale e civile, dimostrato sia nella clandestinità, sia negli anni successivi alla guerra.

Subito dopo la laurea in scienze economiche, conseguita alla università veneziana di Cà Foscari, Beghi si trasferì alla Spezia dove lavorò come dirigente di alcune imprese meccaniche e navali.

Figlio di un ex deputato socialista, Davide Galileo, eletto in tre legislature dal 1912 al 1922, “Mario” si mise presto in contatto con gli ambienti antifascisti spezzini, mettendo in pratica gli insegnamenti che venivano dal padre. Attorno a lui si organizzò il nuovo partito socialista, che lo designò quale membro del Comitato nazionale di Liberazione. Divenne il segretario del CLN e contribuì attivamente alla nascita e alla formazione delle bande partigiane.
Nell’autunno 1944, braccato dai fascisti, lasciò la città per la montagna dove proseguì nel suo incarico.

Alla Liberazione, con l’accordo unanime di tutti i partiti antifascisti, fu designato alla carica di prefetto che seppe svolgere con dignità e fermezza, conquistando la stima di tutti. Fu anche eletto segretario del Psi e più volte consigliere provinciale.

Tornato alla vita professionale, Beghi seppe distinguersi anche come dirigente di società e aziende, non tradendo mai i suoi principii e le sue idee. Fu presidente del Consiglio Federativo della Resistenza della Spezia.
(c.r.)