Pietro Ferraro
Laureato in Giurisprudenza, aveva prestato servizio militare, come sottotenente di complemento, presso l'8° Centro automobilistico di Roma. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale era stato esonerato dal richiamo alle armi, in considerazione del fatto che dirigeva importanti aziende industriali impegnate nella produzione bellica. Ferraro, come ricorda la motivazione della massima ricompensa al valor militare fu "tra i primi organizzatori della resistenza armata contro il tedesco invasore". Nel decreto si legge ancora: "attraversava le linee di combattimento per collegarsi col Comando alleato in Italia. Successivamente, aviolanciato in territorio occupato per una importante missione, si poneva animosamente al lavoro, affrontando continui rischi, trasfondendo nei collaboratori il più elevato spirito di sacrificio e mettendo in funzione una complessa organizzazione che abbracciava l'intera regione veneta. Accanitamente ricercato dal nemico, persisteva fino alla Liberazione nella sua opera attiva, decisa e coraggiosa, infliggendo duri colpi al nemico nelle sue retrovie e disorganizzandone a più riprese l'efficienza. Nella fase finale, in collaborazione con formazioni di patrioti, otteneva dal Comando tedesco di Venezia che la città e il porto venissero lasciati intatti. Concludeva così, attraverso rischi di ogni sorta, l'importante missione affidatagli, portando un grande contributo alla liberazione del Veneto". Dopo la Liberazione Pietro Ferraro ha ripreso la sua attività professionale, dirigendo alcune società industriali, tra cui il Cotonificio di San Giusto, le Cartiere del Timavo, di cui era proprietario, e le Cartiere di Arbatax. Oltre all'attività vera e propria di industriale, Ferraro diede un importante contributo (attraverso la rivista Futuribile, che aveva fondato negli anni Sessanta del secolo scorso) allo sviluppo degli studi sulla civiltà moderna, sull'uso dei calcolatori, anticipando molte delle teorie economiche e scientifiche sulla globalizzazione. Del 1970 il suo Progresso tecnico, ventagli di produttività e sviluppo: un'economia alle soglie del futuro con prefazione di Claudio Napoleoni. Un anno prima della morte, Ferraro ha pubblicato, presso l'editore "Armando", La costruzione del futuro come impegno morale. Presso l'"Istituto Veneto per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea" è conservato l'archivio di Pietro Ferraro. È anche sulla base di questi documenti che, nel 1990, l'editore "Marsilio" ha pubblicato il volume Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto - La rete di Pietro Ferraro dell'OSS.