Pio Campana
Dopo il primo dopoguerra Pio Campana si oppose coraggiosamente alle violenze degli squadristi e durante il ventennio fascista fu duramente perseguitato dal regime, di fronte al quale non aveva mai abbassato la testa. All'armistizio prese subito parte alla Guerra di liberazione nelle file della Resistenza. Distintosi tra i partigiani per audacia e capacità organizzativa, Pio Campana fu presto nominato comandante di una compagnia dell'8a Brigata Garibaldi, partecipando alla testa dei suoi compagni a numerosi scontri contro i nazifascisti.
Nell'aprile del 1944 i tedeschi organizzarono sull'Appennino un massiccio rastrellamento e i partigiani della "Garibaldi" rimasero intrappolati al Passo della Calla, sul Falterona. Per consentire al grosso dei suoi di sganciarsi, Campana con un piccolo gruppo di uomini riuscì a coprirne la ritirata, ma cadde nello scontro con forze soverchianti.