Pompilio Fastiggi
Nato a Pesaro il 6 agosto 1911, ucciso dai fascisti a Sant'Angelo in Vado (Pesaro) il 2 febbraio 1944, operaio fonditore, Medaglia d'Argento al Valor Militare alla memoria.
Militante del Partito comunista, Fastiggi fu arrestato nel 1937 per la sua attività antifascista. Deferito al Tribunale speciale fu condannato a 14 anni di reclusione. Ne scontò sette e, alla caduta del regime, lasciò il carcere di Civitavecchia e ritornò a Pesaro per dirigervi la locale Federazione comunista. Dopo l'8 settembre 1943 prese parte alla Guerra di liberazione e fu attivissimo organizzatore delle formazioni gappiste e ispettore delle Brigate partigiane "Garibaldi". Il 2 febbraio del 1944 Pompilio Fastiggi si trovava in missione presso le formazioni partigiane dell'Alto Metauro. Catturato dai fascisti fu tradotto nella caserma di Sant'Angelo e lì ucciso a colpi di pistola.