Rodolfo Wilhelm
Aveva cominciato ad occuparsi molto giovane di politica e nel 1921 era stato tra i fondatori nella Venezia Giulia del Partito Comunista d'Italia. Dopo il 1926, con il fascismo imperante, divenne membro dell'organizzazione comunista clandestina. Arrestato nel 1930 per la sua attività antifascista, nel 1931 fu condannato ad otto anni di reclusione, scontati i quali fu avviato al confino. Nel 1943 Wilhelm si arruolò nelle Brigate d'Oltremare dell'Esercito di liberazione jugoslavo. Le Brigate d'Oltremare, che erano state costituite con gli ex internati nell'Italia meridionale, passarono in Dalmazia, dove combatterono sino alla fine del conflitto e alla resa dei nazifascisti. Nel dopoguerra, Rodolfo Wilhelm svolse la sua attività nei sindacati e nel Partito comunista a Trieste.