Romolo Tintorri
Non aveva ancora sedici anni quando i repubblichini lo rinchiusero nel campo di concentramento di Fossoli di Carpi. Era il 4 luglio del 1944. Al ragazzo fu assegnato il numero di matricola 2548 e, in seguito, fu trasferito, a disposizione delle SS, nel lager di Neuengamme, a una trentina di chilometri da Amburgo. Riuscito a sopravvivere, Tintorri tornò in Italia soltanto nel settembre del 1945. Il ricordo della deportazione l'avrebbe accompagnato per tutta la vita: dirigente dell'Associazione nazionale degli ex deportati, sino alla morte si è prodigato per tener viva la memoria della tragedia della deportazione. Nel gennaio del 2009, aveva ancora tenuto una "lezione" ai ragazzini delle scuole medie inferiori del quartiere Savena di Bologna; sul finire dello stesso mese, aveva retto la fatica di un'intervista televisiva, nel quadro delle iniziative emiliane per il "Giorno della memoria".