Saverio Coen
Dopo essersi laureato in Giurisprudenza alla "Sapienza", preferì lavorare col padre, in un negozio di abbigliamento nella romana via del Tritone. Nel '35, mobilitato, il giovane ebreo partecipò alla guerra d'Africa, in Abissinia, come sottotenente dei carristi, ma nel 1938, dopo l'emanazione delle leggi razziali, Coen fu costretto (nonostante il suo curriculum militare), a cambiare identità e a procurarsi documenti falsi. Durante l'occupazione tedesca della Capitale collaborò con i servizi segreti inglesi, sino a che, nel gennaio del 1944, fu arrestato dalle SS in Piazza Colonna. Rinchiuso nelle celle di via Tasso, Coen fu interrogato e torturato e poi trasferito a Regina Coeli. Restò nel terzo braccio dei detenuti politici, sino al giorno dopo l'azione gappista di via Rasella, quando i tedeschi decisero la strage delle Fosse Ardeatine. Alla memoria di Saverio Coen è stata concessa la Medaglia d'argento al valor militare.