Saverio Tutino
Era studente universitario a Milano quando, dopo l'8 settembre 1943, per sfuggire alla chiamata alle armi dei repubblichini, riparò in Svizzera. In un campo di rifugiati, Tutino ebbe i primi contatti con i comunisti e decise di aderire al partito. Cominciò così prima un'azione di proselitismo e poi l'organizzazione del rientro clandestino in Italia suo e di altri giovani, decisi a combattere contro i fascisti e i tedeschi nelle formazioni partigiane. Nell'agosto del 1944, col nome di battaglia di "Nerio", era a Cogne, inquadrato in una formazione garibaldina valdostana; nell'inverno 1944-45, Tutino era già commissario politico della 76ma Brigata Garibaldi, che nel febbraio del 1945 partecipò, con successo, a quella che è ricordata come la battaglia di Sala Biellese. La primavera successiva vedeva "Nerio" commissario politico della VII Divisione Garibaldi "Aosta". Nell'immediato dopoguerra, Saverio Tutino ha lavorato come redattore al Politecnico. È stato poi, per dieci anni, al settimanale comunista Vie Nuove ed è quindi passato a l'Unità, prima come corrispondente da Parigi e poi da L'Avana. Tutino è stato anche (dalla sua fondazione nel 1975), per dieci anni a la Repubblica. All'attività giornalistica ha affiancato una ricca produzione saggistica e di ricerca storica. Al suo primo saggio, pubblicato da Einaudi nel 1964 col titolo Gollismo e lotta operaia, sono seguiti La Rivoluzione cubana (Editori Riuniti,1966), L'Ottobre cubano: lineamenti di una storia della rivoluzione castrista (Einaudi, 1968). È del 1975 La ragazza scalza. Racconti della Resistenza, pubblicato con Einaudi e del 1995, edito da Feltrinelli, l'autobiografico L'occhio del barracuda . Nel 1984 Tutino ha fondato, a Pieve Santo Stefano (Arezzo), l'Archivio diaristico nazionale, per accogliervi gli scritti autobiografici degli italiani e, subito dopo, ha lanciato un concorso per diari che ha avuto un successo notevole. Nel 1998 la nascita ad Anghiari (Arezzo), in collaborazione con Duccio Demetrio, della "Libera Università dell'Autobiografia".