Secondo Poletti
Era membro dell'organizzazione comunista clandestina, operante nel Ferrarese durante il fascismo. Nel 1939 l'arresto e, l'anno successivo, la condanna del giovane idraulico. Poletti, incarcerato a Fossano, non scontò tutti gli otto anni di prigione che il Tribunale speciale aveva irrogato per "costituzione del Partito comunista e banda armata". Caduto il fascismo, dopo l'armistizio entrò, con ruoli di comando, nella Brigata Garibaldi "B. Rizzieri". Dopo la Liberazione della città (che era stata preannunciata dal giornale clandestino La nuova Scintilla, che Poletti aveva contribuito a realizzare, mentre gli Alleati sparavano ancora sulla città già abbandonata dai tedeschi), fu dirigente del PCI a Ferrara, assessore, consigliere comunale e provinciale e, sino alla prematura scomparsa, membro del Comitato direttivo provinciale dell'ANPI.