Serafino Cellini
Arruolato in Aeronautica nel 1941, prestò servizio prima presso il 52° Stormo a Ciampino Sud e poi, dal marzo 1943, all'aeroporto militare di Tarquinia. Subito dopo l'armistizio decise di entrare nella Resistenza e, raggiunto l'Ascolano, entrò nelle file della formazione "Patrioti del Colle San Marco". Cadde in uno dei primi scontri contro i tedeschi in località La Croce. La massima ricompensa al valore che è stata concessa alla memoria di Cellini ricorda: "Comandante di un nucleo mitraglieri, veniva assegnato alla difesa di un importante caposaldo. Durante i combattimenti contro i tedeschi rimasto accerchiato, respingeva le intimazioni di resa offertagli dal nemico. Caduti i suoi compagni, prendeva immediatamente il posto del tiratore dell'arma, riuscendo a spezzare più volte l'impeto rabbioso degli assalitori. Ripetutamente ferito ed esaurite le munizioni, si gettava contro gli attaccanti, per scagliare su di loro l'ultima bomba a mano, quando una raffica nemica stroncava l'atto eroico e la sua strenua resistenza. Fulgido esempio di eroismo ed incitamento al sacrificio supremo". Una via di Ascoli Piceno porta il nome di Serafino Cellini.