Sereno Folloni
Il padre Giovanni, contadino antifascista, era stato iscritto ai primissimi "fasci" democratici-cristiani e con Romolo Murri aveva organizzato le Leghe bianche. Giovanni Folloni aveva anche fatto parte del consiglio provinciale del PPI, fino al suo scioglimento, mentre il figlio Sereno trascorreva la giovinezza in seminario, frequentando il liceo e studiando, per alcuni anni, teologia. Il giovane fu attivo nell'associazionismo cattolico sino a che, nel marzo del 1940, non fu chiamato per la leva e destinato a Roma nei granatieri di Sardegna. Allo scoppio della guerra, Sereno Folloni fu inviato sul fronte jugoslavo. Si trovava a Roma al momento dell'armistizio; ebbe così modo di partecipare, sia pure marginalmente, all'eroica difesa della Capitale attaccata dai tedeschi. Il 13 settembre 1943, riuscito a tornare in treno in Emilia, Folloni organizzò una formazione di partigiani cattolici che si opposero ai nazifascisti sino alla Liberazione. Nel dopoguerra si dedicò agli studi storici, tanto da lasciare, era il 1986, all'ISTORECO di Reggio Emilia, centinaia di documenti sulla guerra antifascista. Suo il saggio Una Zona, una Resistenza, sulla lotta partigiana a Scandiano e il volume intitolato Fede e Resistenza, stampato nel 1990.