Sergio Pettinati
Nel 1941 era sottufficiale presso la Scuola di alpinismo di Aosta. Entrato in contatto con la nascente organizzazione "Giustizia e Libertà", all'atto della sua costituzione Pettinati aderì al Partito d'Azione. Dopo l'armistizio fu incaricato dal partito di organizzare nel capoluogo piemontese la "Gioventù d'Azione", che era inserita nella struttura militare GL di Torino. Qui Pettinati, col nome di copertura di Paolo Grassi, s'impegnò anche nell'organizzazione del "Fronte della Gioventù" della città. Ricercato dai nazifascisti, il giovane, nell'agosto del 1944 fu inviato dal Comando regionale GL nell'Alessandrino come ispettore. Nella provincia assolse al duplice incarico di curare le forze militari e la rete politica del suo partito. Nel novembre del 1944, tornato a Torino, "Paolo" riprese a occuparsi della locale organizzazione fino a che, nel gennaio del 1945, non divenne commissario politico della III Divisione GL delle Langhe. Al comando di una Brigata, fu uno dei primi partigiani a entrare a Torino nei giorni della Liberazione. Nel dopoguerra Pettinati, laureatosi in medicina, fu membro del Direttivo nazionale della "Gioventù d'Azione", della quale resse anche la segreteria regionale piemontese. Allo scioglimento del PdA aderì al PSI. Diventato primario di alcuni ospedali torinesi, libero docente in radiologia e oftalmologia, il professor Pettinati fondò nel 1954, e diresse sino al 1983, l'Istituto di Radiologia presso l'Oftalmico. Nel 1965 fu incaricato di presiedere la CRI piemontese. Quattro anni dopo la scomparsa di Sergio Pettinati (in occasione dell'inaugurazione di una struttura per la digitalizzazione degli esami radiologici), una lapide in sua memoria è stata scoperta all'ingresso del reparto di radiologia dell'Oftalmico.