Silvano Petracco
Aveva compiuto gli studi classici al Liceo "Petrarca" e aveva aderito ai Circoli giovanili organizzati a Trieste dal Partito comunista. Arrestato per diffusione di stampa clandestina, il ragazzo restò in carcere sino al settembre del 1943. Liberato, riprese l'attività politica sino a che, nell'aprile del 1944, cadde di nuovo nelle mani della polizia fascista. Era in carcere quando apprese che la sorella maggiore, Laura, era stata impiccata con altri cinquanta patrioti italiani e sloveni. La stessa sorte sarebbe toccata, poco più di un mese dopo, al giovane antifascista: come rappresaglia per l'uccisione di un militare tedesco, Petracco e altri nove detenuti furono consegnati alle SS e impiccati a Prosecco. Ai fratelli Petracco il Comune di Trieste ha intitolato una via.