Silvio Villa
Di famiglia antifascista, al momento dell'armistizio aveva rifiutato di aderire alla RSI ed era diventato "159618 XB", la sua sigla di identificazione di IMI (internato militare italiano). Riuscito a sopravvivere nei campi di lavoro coatto nazisti di Bremevorde, Sandbostel, Amburgo, Leuna ed Eseinach, Silvio Villa tornò in Italia dopo la Liberazione e subito aderì all'ANPI di Cassano, Sezione che ha presieduto dagli anni 60 del secolo scorso al 2000. Negli stessi anni è stato impegnato come sindacalista, prima nella FIOM e poi nello SPI-CGIL. Villa è stato anche, negli anni 1970-80, amministratore e vice sindaco socialista di Cassano d'Adda. Sempre attivo nel trasmettere alle giovani generazioni la memoria della Resistenza, Villa aveva presentato nel 2008 un libro autobiografico dal titolo Il ritorno 1945. Una testimonianza di Silvio Villa è stata anche pubblicata col titolo Internato N e, sulle sue vicende, Guido Tedoldi ha scritto nel 2004 La memoria presente &lquo; Il secolo breve a Cassano d'Adda. A Cassano hanno già presentato richiesta perché una via del Comune sia intitolata a Silvio Villa, per la sua testimonianza di fede nella libertà e nella democrazia.