Spartaco Barale
Il padre, Giovanni, era stato il primo segretario della Federazione comunista cuneese e lui stesso, giovanissimo, era diventato nella clandestinità un comunista molto attivo. Dopo l'8 settembre 1943 il ragazzo si era impegnato, col padre, nell'organizzazione delle prime formazioni partigiane cuneesi.
Caposquadra della 177ma Brigata Garibaldi, fu ucciso con un suo compagno in un conflitto a fuoco con i tedeschi, mentre tentava di portare in salvo il genitore. Giovanni era stato, infatti, gravemente ferito dai nazisti e aveva trovato rifugio in una chiesa; era stato intercettato dai soldati germanici, mentre si dirigeva verso i comandi partigiani della zona, per avvisarli di un imminente rastrellamento nazifascista.