Stefano Jacini
Esperto di problemi dell'agricoltura, partecipò al movimento cattolico "modernista". Per vent'anni si occupò della assistenza ai nostri emigrati, come vice presidente dell'"Opera Bonomelli". Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale, Jacini nel 1919 fu tra i primi ad aderire al Partito Popolare fondato da don Luigi Sturzo. Eletto alla Camera aderì all'Aventino e fu, di conseguenza, tra i deputati dichiarati decaduti nel novembre del 1926. Ritiratosi a vita privata, si dedicò agli studi sul Risorgimento. Dopo l'armistizio rappresentò la Democrazia Cristiana nel CLN di Milano. Riparato in Svizzera, assolse per incarico del CLN Alta Italia, delicate missioni presso i comandi partigiani francesi della Savoia. Nel dopoguerra, fu ministro della Difesa nel governo Parri sino al dicembre 1945. Deputato all'Assemblea Costituente, Jacini (membro del Consiglio nazionale della DC), è stato senatore di diritto nel primo Senato della Repubblica. Dei suoi tanti scritti, ricordiamo qui la Storia del Partito Popolare Italiano pubblicata nel 1951.