Treves Frilli
Di famiglia socialista (nel 1911 suo padre - che l'aveva chiamato Treves in omaggio al grande dirigente socialista - era finito in carcere, per aver manifestato contro la guerra di Libia), negli anni del fascismo Frilli entrò nell'organizzazione comunista clandestina. Più volte arrestato, vigilato politico, negli anni 1937-38 fu confinato a Siderno (Reggio Calabria) e, durante la Seconda guerra mondiale, fu internato come "antifascista pericoloso". Proprio nel 1938 i fascisti si erano premurati, all'anagrafe del suo paese natale, di cambiargli il nome da Treves a Tullio. Dopo l'8 settembre 1943, Treves Frilli entrò nelle file dei GAP senesi. Non riuscendo a catturarlo, i "repubblichini" ne arrestarono per rappresaglia la sorella e, denunciando Frilli al Tribunale straordinario di Siena, lo descrissero così: "Vecchio e acerrimo nemico del fascismo. Appartenente a famiglia di sovversivissimiè È ricco e per questo ha maggior prestigio tra le masse dei disperati comunistiè È necessario che sparisca al più presto e di sorpresaè". La sorpresa ai fascisti la fece invece proprio Treves Frilli: un mese prima che arrivassero le truppe anglo-americane, occupò con le armi, insieme ad altri due gappisti, la sede municipale di Poggibonsi. Assunse così di fatto, a nome del CLN, l'amministrazione del Comune; gli Alleati ne convalidarono il ruolo di sindaco, che fu poi confermato dal voto popolare alle successive elezioni. Dopo aver retto l'Amministrazione di Poggibonsi per oltre 10 anni, Frilli continuò nel suo impegno politico come consigliere comunale e provinciale. Fu anche presidente dell'ospedale locale. Dopo la scomparsa del suo sindaco della Liberazione, Poggibonsi gli ha dedicato una via. Ancora nel 2005, in Calabria, gli è stato intitolato un convegno sui confinati politici durante il fascismo.