Umberto Padovani
Attivo militante comunista, Padovani fu tra gli organizzatori del suo partito a Trieste e fu protagonista, anche durante il fascismo, di iniziative d'agitazione sindacale. Ebbe pure un ruolo di primo piano nella diffusione della stampa clandestina nei rioni e nelle fabbriche della città. Nel dicembre del 1930 fu arrestato e incarcerato con altri undici compagni, che con lui comparvero, un anno dopo, davanti al Tribunale Speciale. Condannato a sette anni di reclusione, Padovani, quando tornò in libertà, riprese l'attività clandestina. Dopo l'8 settembre del 1943 fu tra gli organizzatori della Brigata partigiana di Giovanni Zol, formata in gran parte da triestini, muggesani e volontari del Capodistriano. Nel novembre del 1943, dopo la morte in combattimento di Zol e la temporanea dispersione degli uomini della Brigata, Padovani tornò per incarico del partito a Trieste, dove finì per cadere di nuovo nelle mani della polizia fascista. Deportato in un lager in Germania, riuscì a sopravvivere e fu liberato dagli Alleati nell'aprile del 1945.