Vanda Maestro
Ebrei di origine triestina, i Maestro si erano trasferiti prima a Padova e poi a Torino dove, appunto, era nata Vanda. Conseguita la maturità classica, la ragazza si era laureata a Genova nel 1942 e, tornata a Torino, aveva partecipato con gli amici alla difesa del Tempio ebraico. Si era poi trasferita a Milano di dove, dopo l'8 settembre 1943, aveva cercato di riparare in Svizzera. Non essendoci riuscita, aveva raggiunto in Val d'Aosta amici sfollati a Brusson che, con Primo Levi e altri pochi giovani avevano stavano costituendo una piccola banda partigiana presso Amay, una frazione di Saint-Vincent. Catturato dai nazifascisti, il gruppo fu avviato alla deportazione. Dopo una sosta a Fossoli, Vanda finì al Auschwitz, di dove, eliminata nelle camere a gas di Birkenau, non sarebbe più tornata.