Venanzio Gabriotti
Volontario nella prima guerra mondiale, si distinse per il suo coraggio, tanto da meritare durante il conflitto due medaglie d'argento, due di bronzo e una croce di guerra al valor militare. Nel corso della guerra era stato gravemente ferito e promosso per merito, tanto che, tornato nella sua città, dove era conosciuto come cattolico militante, era stato nominato presidente della locale Sezione mutilati e invalidi. Subito dopo l'armistizio Gabriotti, nonostante le sue precarie condizioni di salute, partecipò al movimento di liberazione organizzando formazioni partigiane ed entrando nel CLN di Città di Castello. Catturato dai fascisti alla fine dell'aprile del 1944, per alcuni giorni fu sottoposto a stringenti interrogatori, senza nulla rivelare sull'organizzazione della Resistenza. Condannato a morte, fu fucilato pochi giorni dopo l'arresto.