Vincenzo Calabrese
Era un giovane partigiano della formazione "Valgrande Martire", entrata poi a far parte, come 85a Brigata, della II Divisione Garibaldi. Con la "Valgrande Martire", era già riuscito a superare il massiccio rastrellamento nazifascista (15mila militari della Wehrmacht e 2mila repubblichini contro meno di 500 partigiani), del giugno del 1944. Nel gennaio 1945 Calabrese era reduce, con altri tre compagni, da un'azione contro un posto di blocco repubblichino nella frazione di Unchio. Tutti caddero in un'imboscata tesa da una pattuglia del X MAS; mentre due partigiani riuscirono a sganciarsi, Vincenzo ed Emidio Angelini, un patriota di 28 anni, ingaggiarono combattimento. Esaurite le munizioni, furono crivellati da raffiche di mitra.