Vincenzo Fioritto
Studente universitario, aveva frequentato la Scuola allievi ufficiali di Modena. Al momento dell'armistizio si trovava a Roma, come sottotenente del 4° Reggimento carristi. Partecipò agli scontri contro i tedeschi a Porta San Paolo e cadde sulla via Ardeatina, come ricorda la motivazione della Medaglia al valore: "Comandante di plotone carri M., ricevuto ordine di attaccare una forte colonna tedesca, appoggiata da carri e potenti artiglierie, pur essendo certo che l'ardua impresa avrebbe comportato la distruzione dei suoi modesti mezzi, l'affrontava con stoica fermezza, riuscendo in un primo tempo, operando con estrema audacia, ad arrestare l'irruzione del nemico cui distruggeva alcuni pezzi anticarro. Riaccesasi aspra la lotta che gli inutilizzava la quasi totalità del personale e dei mezzi, col suo carro più volte colpito, azionato ormai da lui e dal solo pilota, raccoglieva i pochi carri superstiti e alla testa di essi si lanciava nuovamente sull'avversario nel disperato tentativo di interdirgli la via alla Città Eterna. Colpito da una granata che gli asportava il braccio sinistro trovava ancora la forza, prima di esalare l'ultimo respiro, di incitare il suo pugno di eroi a proseguire la lotta. Giovanissimo ufficiale, in un breve periodo di generale smarrimento additava ai più, con l'estremo sacrificio, la via del dovere e dell'onore". Dopo la Liberazione, l'Università di Roma ha conferito alla memoria di Vincenzo Fioritto la laurea "ad honorem".