Vincenzo Torrio
Militante socialista su posizioni rivoluzionarie si era diplomato maestro elementare. Nel 1912, dalla Basilicata era emigrato in Argentina di dove, tre anni dopo, dovette tornare in Italia perché espulso dopo una condanna per la sua attività politica.
Torrio, che nel 1919 si era stabilito a Potenza, si affermò come uno dei più seguiti dirigenti locali del PSI. Segretario della CdL e consigliere provinciale, diresse anche il settimanale “Il lavoratore”.
Perseguitato dagli squadristi, non gli servì il trasferimento a Francavilla in Sinni (PZ), dove aveva trovato lavoro nella filiale di un istituto di credito. Anche a Francavilla continuarono le vessazioni e gli arresti e Torrio, ottenuto l’incarico di maestro elementare a Latronico, nel 1930 rinunciò ad ogni attività politica in Basilicata. La riprese, clandestinamente, nel 1942 e subito dopo la caduta di Mussolini fu a Roma tra i fondatori del PSIUP, che diresse nella sua Regione sino a che, nel 1946, fu eletto alla Costituente.