Vinicio Lago
Nato nella Capitale da genitori triestini, nel 1941 il giovane fu mobilitato e mandato in Jugoslavia come sottotenente di fanteria. All'armistizio era in servizio presso la Delegazione Trasporti di Trieste. Sfuggito alla cattura da parte dei tedeschi, Lago riuscì a raggiungere Bari quando la città era già stata liberata. Messosi a disposizione di quel comando militare, il giovane ufficiale, dopo un breve periodo di addestramento, fu paracadutato nei pressi di Attimis (Udine); suo compito: stabilire i contatti tra le formazioni partigiane operanti nella zona e il Comando alleato. Lago, che aveva assunto lo pseudonimo di Fabio, assolse brillantemente la sua missione ma, nei giorni della Liberazione, mentre con la sua radiotrasmittente si stava trasferendo a Trieste, incappò in una colonna tedesca in ritirata lungo la strada Udine-Palmanova. I tedeschi aprirono il fuoco contro l'automezzo sul quale viaggiava il giovane tenente e lo uccisero.