Vittorio Menaldo
Non aveva ancora obblighi di leva, ma come tanti giovani di Torrazzo (allora in provincia di Vercelli) aveva aderito alla Resistenza, inquadrato nel distaccamento garibaldino "Adriano Caralli", che sarebbe poi entrato a far parte della VII Divisione Garibaldi. Sul finire del maggio del 1944, quando i fascisti effettuarono un massiccio rastrellamento sui monti del basso Canavese, il ragazzo (che i suoi amici chiamavano con l'abbreviativo "Vitt"), fu prelevato nella sua abitazione di via Roma a Torrazzo, portato a Biella e fucilato con una ventina di altri patrioti, in quello che è ricordato come "l'eccidio di piazza Quintino Sella".
Nel 2007, per iniziativa dell'ANPI Valle d'Aosta, Ivrea e Basso Canavese, Valle Elvo e Serra è stata inaugurata all'Alpe Valneira una lapide che dice: «Comune di Andrate/ In questo luogo nel mese di marzo 1944/ si formò il Distaccamento garibaldino/ "Adriano Caralli" simbolo di unità/ per i partigiani/ biellesi canavesani e valdostani/ per conquistare/ giustizia sociale uguaglianza e libertà».