Wilfredo Caimmi
Nato nel popolare quartiere di Piano San Lazzaro era studente liceale e aiutava il padre a condurre una piccola azienda di bibite, attività che l'avrebbe impegnato anche nel dopoguerra. Subito dopo l'armistizio il ragazzo era entrato nella Resistenza. Col nome di battaglia di "Rolando" aveva combattuto con i garibaldini e, sopravvissuto alla strage nazifascista di Monte Sant'Angelo, era entrato nei Gruppi di combattimento Cremona, combattendo valorosamente (tanto da meritare la decorazione), sino alla Liberazione. Nel dopoguerra Caimmi fece una vita molto riservata, ma il suo nome balzò sulle pagine dei giornali nel 1990, quando si scoprì che, per anni e anni, aveva conservato nel sottoscala della sua casa le armi della sua formazione partigiana. Il "corpo di reato" (che oggi è raccolto nel Museo della Resistenza di Falconara Marittima), costò a Caimmi il carcere, ma fece anche scattare in lui il desiderio di raccontare le sue drammatiche esperienze di militante antifascista. Con Alfredo Antomarini scrisse così Ottavo chilometro. Memorie di vita partigiana nelle Marche. A questo libro, pubblicato nel 1995, seguirono il romanzo La notte senza topi e una serie di racconti e di romanzi, l'ultimo dei quali, Harlem, è uscito nel 2004. Caimmi, che era molto amico della sindacalista e partigiana Derna Scandali, ha per tutta la vita tenuto alti i valori della Resistenza. Militante di Rifondazione Comunista, a lui è stato intitolato il Circolo di Osimo (AN) di quel partito.