Brescia, no alla statua fascista in piazza Vittoria
Una petizione è stata promossa dalle Associazioni Partigiane ANPI e FIVL-Fiamme Verdi di Brescia contro la ricollocazione in Piazza Vittoria della statua denominata “L'era fascista”.
Questo il testo:
"Come già rappresentato verbalmente nel corso dell'audizione delle scriventi Associazioni Partigiane ANPI e FIVL-Fiamme Verdi di Brescia (anche a nome delle molte e diverse realtà associative del territorio che hanno condiviso le motivazioni alla base della petizione e delle diverse iniziative di protesta contro la ricollocazione della statua "L'era fascista" di Arturo Dazzi nel contesto urbanistico di Piazza Vittoria), le VALUTAZIONI di ordine morale, storico, politico, di opportunità e la considerazione delle dinamiche sociali sottese a questo progetto dell' Amministrazione Comunale di Brescia, SUGGERISCONO in questo periodo di estrema incertezza e tensione sociale dovuto a molteplici fattori (instabilità politica, incertezza e crisi economica, dibattito aperto ed acceso sul tema in commento, e via discorrendo), e non da ultimo nella considerazione della prossima scadenza elettorale per il rinnovo dell'Amministrazione, UNA PAUSA DI RIFLESSIONE seria e matura che deve essere promossa dall'istituzione Comune nel rispetto di quanti - dai semplici cittadini alle associazioni della memoria e della militanza nonviolenta, pacifista, antifascista, sindacale in rappresentanza di larghe fasce della popolazione - non concordano con il succitato progetto.
Solo a partire da una sospensione di questa escalation dei tempi di ricollocamento potrà permettere un dibattito serio, non strumentale, non viziato dalle suggestioni del periodo elettorale, sul tema dei simboli e del loro valore nell'ambito della memoria che unifichi e non divida le anime della comunità cittadina e provinciale. Nel rispetto dei Caduti per la libertà, ma più ancora nel rispetto della Storia e della vocazione democratica della città di Brescia, medaglia d'argento al valore per la Resistenza, le scriventi associazioni chiedono che la procedura sia interrotta e che siano promossi dibattiti, convegni, occasioni di incontro e di ascolto delle diverse sensibilità della Città in materia, per giungere ad una soluzione condivisa e rispettosa di tutti gli attori in campo.
Associazioni partigiane, istituzioni culturali, associazioni, sindacati, partiti politici, movimenti, singoli cittadini e cittadine devono poter dialogare con gli amministratori senza la spada di Damocle del cronoprogramma dei lavori che scandirebbe da un lato un'ineluttabile volontà di "andare avanti a qualunque costo”, e dall'altro costringerebbe, qualora mutassero gli assetti politici responsabili dell'amministrazione della città, a ulteriori spese per modificare le determinazioni della presente amministrazione, che non risultano condivise né condivisibili da un ampio raggio di opinione politica e amministrativa.
Per saperne di più:
http://www.anpibrescia.it/public/wp/?page_id=5918
http://www.anpibrescia.it/public/wp/?page_id=5300
http://www.anpibrescia.it/public/wp/?page_id=6459
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