Salta al contenuto principale

Concorso per scultura dedicata alla Resistenza

La sezione ANPI di Loano coinvolge le nuove generazioni in un progetto storico, artistico e culturale, per ricordare le pagine drammatiche della storia del Novecento e per rendere i giovani protagonisti della “memoria”.

L’ANPI, grazie alla disponibilità ed alla collaborazione del Preside dell’Istituto Falcone di Loano, ha promosso un concorso di idee, rivolto alle classi terze dei Geometri coordinate dall’insegnante arch. Anna Maria Lovalvo, per la realizzazione di una scultura commemorativa destinata a diventare in città l’emblema della resistenza loanese, in ricordo dei Partigiani della nostra zona morti nella lotta di liberazione e dei caduti per rappresaglia.

Il monumento dovrà quindi ricordare i nomi dei partigiani Renato Boragine, Guido D’Alonzo, Agide Maccari, Adelio Panizza, Guglielmo Simi, Dario Volpi e dei caduti Primo Burastero, Giovanni Fugassa, Emilio Domenico Fugassa ed Emilio Fugassa.

Il “manufatto-segno” vincitore del concorso troverà allocazione, come previsto dal Comune di Loano, lungo la passeggiata a mare, nelle vicinanze della foce del fiume Nimbalto e sarà premiato e presentato alla cittadinanza durante le celebrazioni della Festa Nazionale a Loano del prossimo 25 aprile.

L’ANPI non ha però chiesto ai ragazzi solo una mera esecuzione: li ha voluti coinvolgere in una serie di incontri con testimoni diretti della nostra storia presentando loro anche l’Avvocato Stefano Carrara Sutour, autore del libro “La chiave dell’alleluja” basato proprio sui suoi suggestivi ricordi della guerra, vissuta quando era ragazzo.

Infine, l’Anpi organizzerà per i partecipanti al concorso un viaggio a Boves, città martire della Resistenza e sede della “Scuola di Pace”.

Il presidente dell’NPI Loanese, Pietro Pastorino, sostiene con queste parole il concorso di idee: “Il piccolo monumento commemorerà le vittime della resistenza loanese ricordando, nel settantesimo dall’inizio della lotta di Liberazione, il sacrificio dei caduti. La nostra generazione è riuscita solo in parte a realizzare, attuando i principi e i valori della Costituzione nata dalla Resistenza, la società sognata dai Partigiani”.

Conclude: “Crediamo fortemente che la memoria possa aiutare i giovani a costruire un futuro migliore”.