Mario Bocchi
Membro di una numerosa famiglia di antifascisti parmigiani, Mario Bocchi nel 1943 era entrato nel Fronte della Gioventù con Giordano Cavestro e Giacomo Ulivi. Con alcuni compagni aveva costituito il gruppo detto dei “ragazzi di piazzale Marsala” e ne aveva poi assunto il comando militare come Brigata GAP e SAP.
Lasciata la città, Mario Bocchi divenne, col nome di battaglia di “Giancarlo”, comandante di un battaglione della 47ª Brigata Garibaldi, diventata poi la 123ª.
Sino alla Liberazione, “Giancarlo” fu nel Comando della Divisione partigiana “Ottavio Ricci” e, dopo la sua smobilitazione, si impiegò nel Consorzio Agrario di Parma, nel quale svolse un'intensa attività sindacale, sia a livello locale che nazionale.
Rappresentante di commercio sul finire degli anni '40 del secolo scorso, nei primi anni '50 Mario Bocchi, appassionato d'arte, diventa amico di Renato Guttuso e Pablo Picasso. Il suo impegno culturale proseguirà – senza trascurare quello politico – sino alla morte del valoroso gappista di Parma.