Aldo Dellepiane
Figlio di Armando e Livia Camposeranio, Aldo risiedeva con i genitori in Vico Croce Bianca 10/10. Conseguita la licenza di quinta elementare, intraprende il lavoro di operaio meccanico. Chiamato all'arruolamento nell'esercito della Repubblica di Salò, sceglie invece di unirsi ai partigiani. Il 1° giugno 1944 entra ufficialmente, col nome di battaglia “Aldo III”, nella Brigata Arzani, Divisione Pinan Cichero, VI Zona Operativa Ligure. Il 15 dicembre si trova a Fabbrica Curone (AL) dove è in corso un rastrellamento dei nazifascisti. Insieme ad altri giovani partigiani, Aldo trova rifugio in una cascina sotto la torre del castello di Fabbrica. Con lui si nasconde anche un ragazzo diciassettenne del paese, Igino Sala (link), con cui aveva stretto amicizia. Vengono però scoperti. Catturati con altri prigionieri, sono costretti ad assistere alla fucilazione dei compagni di lotta Sergio Paganini e Mario De Antoni e poi trasferiti a marce forzate, a Gorreto (GE), località al confine tra le province di Alessandria e Piacenza, e fucilati insieme ad altri partigiani all'alba del 19 dicembre 1944, sotto il ponte del Trebbia. Nel 1979 le sezioni ANPI di Viguzzolo e Tortona, in sinergia con i Comuni di Fabbrica Curone e di Volpedo vollero ricordare il loro sacrificio con una lapide collocata nella piazza antistante l'antica Pieve di Fabbrica. Anche a Gorreto l'ANPI locale ha posto una targa marmorea in memoria.