Giovanni Alasia
Durante la Resistenza era aveva lasciato il suo impiego e, giovanissimo, era diventato, col nome di battaglia di "Astro", partigiano della III Brigata della Divisione "Bruno Buozzi" delle Matteotti.
Dopo aver partecipato con i suoi compagni agli scontri per la liberazione di Torino, Alasia decise di aderire al PSI, militando nella minoranza di quel partito. Uscito dal PSI è stato, nel 1964, tra i fondatori (con Vittorio Foa) del PSIUP, al cui scioglimento nel 1972, passò al PCI. Negli anni dal 1959 al 1974 ha ricoperto l'incarico di segretario della Camera del Lavoro di Torino.
Tra i tanti compiti istituzionali assolti da Gianni Alasia (come è conosciuto), ricordiamo: consigliere provinciale dal 1956 al 1960, consigliere comunale dal 1960 al 1964, consigliere economico della Comunità europea in rappresentanza della CGIL dal 1972 al 1974, assessore al Lavoro e all'Industria della Regione Piemonte dal 1976 al 1980. Eletto deputato del PCI nel 1983 è stato in Parlamento membro della Commissione Industria e commercio sino al termine della IX Legislatura. Nel 1991, dopo la "svolta della Bolognina", è stato tra i fondatori, con Armando Cossutta, del Partito della Rifondazione Comunista.
Gianni Alasia ha scritto molti libri dei quali ricordiamo soltanto il primo, uscito nel 1984, col titolo Socialisti, centro sinistra, lotte operaie nei documenti torinesi inediti degli anni '50-'60 e il più recente, pubblicato nel 2008, Nelle verdi vallate dei tassi: la libertà!.