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Giornata della Memoria, eventi al Museo Cervi

Due gli appuntamenti a Gattatico di Reggio Emilia:

28 gennaio 2012 - ore 17,00
AntWork Giovani Produzioni in rete - Museo Cervi
Libero accesso alla memoria
Quadrisfera Exhibition
Lavori video in sequenza nella Quadrisfera e installazioni temporanee

4 febbraio 2012 - ore 14,30
Il peso del passato. Riflessione - Revisione - Negazione
Seminario di studi

L'Istituto Cervi intende promuovere una riflessione sulla memoria e sulla stessa giornata della memoria attraverso due iniziative, che tentano di superare anche la retorica celebrativa che da tempo attraversa ormai il 27 di gennaio.

Con la performance “Libero accesso alla memoria” siglata AntWork Giovani Produzioni in rete e Museo Cervi, verrà messa in scena una rilettura degli spazi espositivi e museali del Museo storico di Gattatico.
Saranno infatti ben 12 i giovani artisti provenienti prevalentemente dalle tre province di Reggio Emilia Modena e Parma che allestiranno negli spazi di vita e lavoro del Museo Cervi le loro installazioni con lo scopo di proporre nuove modalità di fruizione interpretazioni un luogo simbolo della memoria, costringendo il visitatore ad altrettanto nuove riflessioni sui fatti e sulla memoria dei fatti.
Un ruolo particolare lo avranno i lavori video che andranno programmati in sequenza nel suggestivo supporto multimediale della Quadrisfera del Museo, coniugando storia, esplorazione artistica, suggestione e multimedialità.

Si intitola “Il Peso della passato. Riflessione, revisione, negazione” il seminario previsto nel pomeriggio di sabato 4 febbraio dove, a partire dalle ore 14,30 del 4 febbraio, quattro storici (fra i quali Massimo Storchi e Ivo Mattozzi) apriranno una riflessione su revisionismo e negazionismo, a fronte del pericolo evidente per la stessa democrazia che costituiscono gli attacchi sempre più frequenti alla storia e alla memoria della Resistenza e della Deportazione.
Centrale sarà anche la riflessione sul rapporto fra storia e memoria e trasmissione dei fatti, e sul suo modificarsi con il venir meno dei testimoni diretti, e con il rischio conseguente del consolidarsi di una memoria condivisa che in realtà offusca le vere responsabilità.
Su questi temi, come sull'uso strumentale della storia, è più che mai necessario promuovere riflessioni e confronti frequenti, che si richiamino anche alle attuali emergenze (si veda fra l'altro anche il fenomeno del negazionismo on line cui si riferisce nello specifico uno degli interventi del pomeriggio seminariale) riportando così la Giornata della Memoria alle sue motivazioni originarie.