Gragnano: lapide per il partigiano Scola
In occasione del 70° della Festa della Liberazione
la sezione ANPI di Castellammare di Stabia, il Centro di cultura e storia di Gragnano e monti Lattari e il Comune di Gragnano (Napoli)
hanno promosso una manifestazione
domenica 26 aprile 2105 - ore 11,00
in piazzetta Rocco a Gragnano
per lo scoprimento di una lapide commemorativa sulla facciata della casa natale del partigiano
Matteo Scola (1916-1944)
sottoufficiale degli Alpini, sottotenente della 181esima Brigata Garibaldi "Morbiducci" XI Divisione, ucciso dai nazifascisti nel maggio del 1944 sulle montagne di Saluzzo, in provincia di Cuneo.
Intervengono:
il Presidente del comitato provinciale ANPI di Napoli, Antonio Amoretti, combattente delle Quattro Giornate
il Presidente della sezione ANPI di Castellammare di Stabia, Antonio Ferrara
il Presidente del Centro di storia dei monti Lattari, Giuseppe Di Massa
il Sindaco di Gragnano, Paolo Cimmino
Il sottotenente Scola dopo l'8 settembre 1943 si unì ai partigiani che operavano sui monti del cuneese. Nel maggio del 1944 fu catturato e fucilato dalle SS. Per non aderire alla RSI, Matteo Scola si unì ai partigiani che combattevano i nazifascisti, arruolandosi nella brigata Garibaldi. Tradito da una spia, il gruppo di giovani che stava addestrando all’uso delle armi fu circondato in un bosco e catturato. Dopo pochi giorni le SS si presentarono alle prigioni per farsi consegnare gli ex militari arrestati e li condussero sul greto di un torrente, dove li obbligarono a scavarsi la fossa e li trucidarono. Uno dei due ebbe la forza di sollevare un braccio dalla terra che li ricopriva e ne permise il ritrovamento dei corpi. Pochi giorni dopo in uno scontro a fuoco la sua fidanzata, staffetta partigiana, fu ugualmente uccisa. Quando le sue spoglie, tornarono nel 1946 a Gragnano, nel sistemarle nella tomba di famiglia, dal teschio cadde un colpo di rivoltella: era stato il colpo di grazia. Il suo eroismo è stato fatto conoscere dopo decenni di oblio dal Centro di Cultura e Storia di Gragnano e Monti Lattari.