Fiodor Andrianovic Poletaev
Il 5 febbraio 2005, al Cimitero monumentale di Staglieno, dove è sepolto, e nel salone del Consiglio della Provincia, Genova ha ricordato, a sessant'anni dal suo sacrificio, la figura di Fiodor Andrianovic Poletaev (Poetan, secondo una dizione scorretta tratta da un appunto dell'epoca NdR), unico straniero insignito in Italia della M.O. al V.M. Poletaev (al quale in Russia hanno decretato il titolo di "Eroe dell'Unione Sovietica") era sergente dell'Armata Rossa. Durante l'aggressione tedesca partecipò valorosamente alla difesa di Mosca e, nell'estate del 1942, fu preso prigioniero nella regione di Kharkov. Internato inizialmente in un lager in Polonia, fu poi trasferito in Jugoslavia e di qui, nel 1944, in un campo di concentramento nei pressi di Alessandria. Nel luglio del 1944 "Gigante Fiodor" (come l'avrebbero chiamato i partigiani, per la sua prestanza fisica), evase con altri militari sovietici e, raggiunto l'Appennino ligure-piemontese, si aggregò alla "Banda italo-russa di sabotaggio" della 79ª Brigata "A. Mazzarello". Nel novembre del '44, Poletaev passò alla 58ª Brigata "Oreste" della Divisione "Pinan-Cichero" della VI Zona ligure. Assegnato al Distaccamento "Nino Franchi", in Val Borbera, compì contro i nazifascisti imprese leggendarie. Cadde, a pochi mesi dalla Liberazione, in quella che è ricordata come "la battaglia di Cantalupo", nella quale pochi partigiani ebbero la meglio su un agguerrito reparto della Wehrmacht. La salma di Poletaev (che mentre si trovava in mezzo ai soldati tedeschi che si erano arresi, era stato colpito al collo da una fucilata esplosa da lontano), fu portata a spalla dai suoi compagni, seguiti da tutti i contadini del villaggio, al cimitero di Rocchetta Ligure e lì, provvisoriamente, tumulata. Dopo la Liberazione, la città di Genova ha intitolato a "Gigante Fiodor" una strada. Nel 1948 il governo italiano gli ha conferito la M.O. al V.M. alla memoria. In Russia, a Riazan, gli è stato eretto un monumento e il suo nome è stato dato ad una petroliera. Nel 1960 Giovanni Serbandini ha dedicato a questo eroico partigiano una commossa poesia dal semplice titolo Fiodor. Nel 1975, per i tipi della Novosti di Mosca, è uscito il libro biografico di B. Barkov e A. Zdanov Il soldato Fiodor Poletaev.