Pietro Borrotzu
Studente universitario a Sassari, era stato chiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale. Ufficiale in Liguria, dopo l'armistizio era entrato nella Resistenza ed era diventato comandante di una delle formazioni partigiane. Si era consegnato ai tedeschi, quando aveva saputo che i nazifascisti avevano imprigionato alcuni civili che lo avevano ospitato. La sua generosità gli valse prima la tortura e poi la fucilazione a pochi giorni dall'insurrezione vittoriosa. Una delle formazioni partigiane che liberarono Genova dai tedeschi, portava proprio il nome di Borrotzu.
Dopo la Liberazione, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 1946-47 dell'Università di Sassari, a Pietro Borrotzu è stata conferita la laurea "ad honorem". Al suo nome sono state intitolate strade ad Orani ed a Nuoro. Una scuola media gli è stata dedicata, in provincia di La Spezia, a Sesta Godano.
Nel capoluogo spezzino, porta il nome dello studente sardo un largo nel quale una lapide lo ricorda come "martire della libertà".