Sereno Tagliabue
Antifascista, negli anni Trenta aveva preso a collaborare con Ettore Borghi, un muratore livornese incaricato dal Centro Estero del Partito comunista di riorganizzare, nelle province di Milano e Novara, l'attività contro la dittatura. Arrestato con Borghi ed altri quindici oppositori del regime, Tagliabue era stato condannato, nel 1935, a tre anni di reclusione. Dopo l'armistizio il verniciatore milanese, entrato nella Resistenza armata, cadde combattendo contro i nazifascisti a Sala Comacina. Lo ricorda a Milano, (con Teresio Mandelli, Antonio Bietolini e Luigi Brioschi), una lapide nel cortile della Cooperativa Pratocentenaro di via Moncalieri che, oltre alle fotografie e ai nomi dei partigiani, reca la scritta "Gloria ai caduti per la libertà e l'indipendenza nazionale".