Interrogazione parlamentare dei Senatori De Petris, Errani e Ruotolo sulla manifestazione neofascista del 2 maggio a Dongo
Interrogazione orale con carattere d'urgenza
(ai sensi dell'articolo 151 del Regolamento del Senato)
RUOTOLO, DE PETRIS, ERRANI – Al Ministro dell'Interno –
Premesso che:
ogni anno, da anni, a Dongo, sul lago di Como, in prossimità dell'anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini in località Giulino di Mezzegra, si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell'estrema destra, in divisa di camicie nere, per commemorare con riti e cortei l'esecuzione del Duce e dei Gerarchi;
questa manifestazione si svolge a Dongo e a Giulino di Mezzegra in quanto luoghi simbolo del Fascismo. I comportamenti dei partecipanti, spesso in divisa squadrista, hanno sempre espresso senza equivoci la volontà di propaganda del fascismo;
la locale sezione dell'ANPI si è appellata alla società civile, al mondo della cultura, alle altre associazioni democratiche affinchè il raduno del 2 maggio non venga autorizzato. Anche la Segreteria nazionale dell' ANPI si è associata a questo appello, chiedendo alle autorità competenti di intervenire per negare l' autorizzazione alla manifestazione di estrema destra prevista per il 2 maggio a Dongo;
considerato inoltre che:
da diversi anni l'Italia sta conoscendo un riemergere di movimenti di ispirazione fascista inquietante e intollerabile per la Repubblica;
l'apologia del fascismo, nell'ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall'art. 4 della cosiddetta legge Scelba, n. 645 del 1952, attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione;
lo scioglimento dei partiti che si ispirano al fascismo è previsto dalla citata legge n. 645 del 1952, e che le diverse sigle operanti in Italia, siano senz'altro organizzazioni apologetiche del fascismo e del nazismo, è stabilito da una pronunzia definitiva della Corte di cassazione (sezione V penale, 8 gennaio 2010, sentenza n. 19449);
iniziative promosse da organizzazioni neofasciste e neonaziste, oltre ad offendere la nostra coscienza civile e democratica, la memoria comune e i valori fondamentali della Costituzione, rappresentano fattore di grave turbamento per l'ordine pubblico in tutto il Paese, già scosso dalla grave pandemia in atto e dalla conseguente crisi economica e sociale;
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dell'iniziativa, documentata da diversi organi di stampa e se intenda assumere iniziative in merito;
quali iniziative urgenti e incisive intenda assumere per contrastare efficacemente la diffusione di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti.