La biblioteca del fascista Sermonti riconosciuta dalla Provincia di Ascoli Piceno
E’ fresca la notizia dell’arresto di Rutilio Sermonti, fedele al duce, soldato della repubblica sociale, ideologo del gruppo di neofascisti finiti sotto inchiesta con l’accusa di terrorismo e legato a filo doppio con la Fondazione Hispano – Latina e la sua emanazione: la omonima Biblioteca con sede a Colli del Tronto.
La biblioteca è stata inserita dall'Assessore Antonini nel POLO SIP rete interprovinciale delle biblioteche di Ascoli P. e Fermo e dunque gode di un riconoscimento istituzionale che non è assolutamente compatibile con il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione Repubblicana.
Quasi due anni fa l’ANPI ascolana aveva manifestato, nel corso di un incontro svoltosi il 16 gennaio 2013 con il prefetto di Ascoli Piceno, Graziella Patrizi, la propria preoccupazione in merito alle attività della Fondazione Hispano-latina di Colli, ricevendo assicurazioni di un interessamento da parte delle Istituzioni appena trascorso il periodo elettorale che si stava attraversando.
Alla luce di quanto accaduto in questi ultimi giorni - sottolineano al Comitato provinciale Anpi di Ascoli Piceno - dobbiamo dedurre che ancora una volta i nostri appelli rivolti a sensibilizzare le Istituzioni sui pericolosissimi rigurgiti neofascisti nel nostro territorio erano caduti nel vuoto, dal momento che la stessa Prefettura ci comunicava di non aver riscontrato alcun motivo di allarme su quanto da noi segnalato; la Fondazione Hispano – latina è viva e vegeta, come lo è la sua Biblioteca di Colli del Tronto che risulta addirittura nell’elenco delle “Biblioteche Aperte” in occasione dell’”Open Day” di sabato 29 Novembre 2014, organizzato da SIP (Sistema Interprovinciale Piceno).
"Ci domandiamo come è possibile che un’Amministrazione Medaglia d’oro per attività partigiana permetta l’esistenza, millantata come attività culturale, e addirittura pubblicizzi e sponsorizzi un sodalizio del genere, di chiara marca fascista, che raccoglie i reduci italiani franchisti della Guerra di Spagna e svolge la sua attività diffondendo e propagandando le ideologie di quel fascismo che tanto sangue è costato al nostro Paese e che ancora oggi cerca di minare la Libertà di ognuno di noi, mettendo ancora in pericolo le stesse nostre vite.
Sollecitiamo le Istituzioni e le Autorità competenti ad intervenire senza alcun indugio e con la dovuta fermezza per perseguire quanti, celandosi dietro improbabili paraventi culturali, propagandano ideologie fasciste, accolgono personaggi legati alla criminalità politica, per dare un forte e tangibile segno di solidarietà a tutti coloro che si sono battuti ed ancora oggi lo fanno, per salvaguardare dei patrimoni inestimabili come la nostra Libertà e la nostra Democrazia".