La destra nazionalista europea si riunisce a Milano
La destra nazionalista europea si riunisce a Milano in un grande albergo vicino la stazione centrale. Hanno prenotato due sale. Una per venerdì 6 luglio, l'altra il giorno successivo.
Ci saranno, naturalmente, anche gli italiani di Fiamma Tricolore. E poi ci saranno i rappresentanti dei partiti nazionalisti europei. Dagli Jobbik (Ungheria) fino al British National Party (Inghilterra). Passando per il Front National (Francia). Movimenti ipernazionalisti, neofascisti, neonazisti, xenofobi. Complessivamente arriveranno i rappresentanti dei movimenti di 14 Paesi.
"Tutte formazioni antisemite, populiste e razziste del nostro continente. Ciò rappresenta una grave offesa a Milano e ai suoi sentimenti di metropoli multietnica, democratica e antifascista", commenta Roberto Cenati, presidente ANPI Provinciale di Milano, presentando una netta presa di posizione dell'Associazione..
Insomma, un'altra manifestazione neofascista nel capoluogo lombardo. Due giorni di discussioni tra partiti estremisti. Alcuni eletti al Parlamento Europeo. Ed è proprio lì che hanno sancito un'unione (29 ottobre 2009) e una comunione di intenti. E che a Milano troverà una firma su un documento politico di fine convegno sabato pomeriggio.
Il convegno è organizzato, appunto, per discutere della Ue. «Stanno cancellando la sovranità degli Stati. E questo per noi nazionalisti è impensabile», ha dichiarato al Corriere della Sea, Liuca Romagnoli, di Fiamma tricolore, che fino al 2009 sedeva anche lui a Strasburgo. Famoso per dichiarazioni negazioniste. È stato lui a scegliere il capoluogo lombardo per questo convegno.
«C'è grande preoccupazione per questo raduno. Innanzitutto per il luogo: la stazione Centrale, meta multietnica. Poi non è possibile che Milano continui a essere meta di neonazisti e xenofobi. Anche ora che è stato eletto un sindaco di sinistra», sottolinea Saverio Ferrari, dell'Osservatorio Democratico. La paura che militanti di estrema destra possano turbare «la convivenza civile e democratica».
Dicevamo della presa di posizione dell'Anpi milanese, eccola qui di seguito.
"Il 6 e 7 luglio 2012 si svolgerà a Milano un convegno promosso dall’Alleanza europea dei movimenti nazionalisti, una sorta di Internazionale di estrema destra, promossa dal Fronte nazionale francese, dai neonazisti inglesi del British National Party e dai razzisti ungheresi di Jobbik.
A queste formazioni si sono aggiunti i neofascisti ucraini, spagnoli e belgi. All’incontro parteciperà anche la Fiamma tricolore, guidata da Luca Romagnoli che, nel corso della campagna elettorale del 2006 aveva negato l’esistenza delle camere a gas nei campi di sterminio nazisti.
L’Europa è da anni interessata da preoccupanti fenomeni caratterizzati dal rifiorire di formazioni neofasciste e neonaziste. In Europa populismo, nazionalismo, estremismo di destra e neonazismo tendono sempre più ad accavallarsi e sovrapporsi, mescolandosi l’uno nell’altro. Il panorama in questi ultimi anni si è ulteriormente aggravato, con un dato: l’onda è cresciuta trasversalmente da Est a Ovest. Le situazioni da Paese a paese sono spesso molto diverse. Simile, invece, la scelta da parte dei partiti o movimenti di scagliarsi, in primo luogo, contro un nemico esterno, di volta in volta identificato nei rom, nei gay, negli ebrei, nei musulmani o negli stranieri in genere.
L’Europa degli stati illimitatamente sovrani ha prima dominato altri continenti e poi distrutto se stessa, trascinando l’intero mondo in due conflitti mondiali. Per avere sofferto dei propri errori, dovuti alla degenerazione nazionalista, l’Europa, guidata dall’elaborazione teorica di federalisti convinti come Altiero Spinelli, Eugenio Colorni, Ernesto Rossi, ha imboccato la strada nuova della limitazione dei poteri sovrani,
indispensabile per combattere efficacemente il nazionalismo, il populismo, il razzismo.
Esprimiamo tutta la nostra profonda preoccupazione per lo svolgimento del convegno nazionalista e neofascista promosso a Milano dall’estrema destra europea e che vedrà la partecipazione delle peggiori formazioni antisemite, populiste e razziste del nostro continente.
Ciò rappresenta una grave offesa a Milano e ai suoi sentimenti di metropoli multietnica, democratica e antifascista.
Mentre richiamiamo l’attenzione dei cittadini, dei partiti e delle associazioni alla vigilanza democratica, chiediamo alle Forze preposte alla difesa dell’Ordine pubblico di impedire che il 6 e 7 luglio si svolgano provocazioni neofasciste e neonaziste e al Sindaco di Milano, nella sua qualità di primo cittadino, di manifestare pubblicamente la propria indignazione e protesta per il ripetersi nella nostra città di iniziative e
manifestazioni neofasciste e neonaziste che offendono Milano città Medaglia d’Oro della Resistenza".