Milano, negato a Cossutta l'Ambrogino
"L'ANPI Provinciale di Milano esprime la propria profonda sorpresa e indignazione per il mancato conferimento dell'Ambrogino d'Oro ad Armando Cossutta, partigiano, vice presidente Nazionale dell'ANPI, per anni consigliere comunale di Milano".
Inizia così una dichiarazione di Roberto Cenati, presidente ANPI di Milano appena la notizia che la minoranza di centro destra della Giunta Pisapia si era messa per traverso rispetto alla richiesta di conferire l'onorificenza a Cossutta che - ricorda ancora Cenati negli anni della strategia della tensione, del terrorismo e nei momenti più critici attraversati dal nostro Paese, si è sempre battuto in difesa della democrazia, della Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza, per l'affermazione dei valori dell'antifascismo".
"Esprimiamo - conclude Cenati - la nostra ferma protesta per il fatto che Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza, non abbia saputo riconoscere questa alta onorificenza a un suo illustre concittadino".
Il no a Cossutta, secondo una ricostruzione non ufficiale, è arrivato come risposta a un no del centrosinistra: quello al direttore del Giornale, Sallusti, condannato per diffamazione e omesso controllo.
A Palazzo Marino la discussione a quanto pare è stata ferioce ed è continuata fino alla tre di notte. Alla fine il prezzo pagato per chiudere la partita è stato il mancato conferimento ad Armando Cossutta della onorificenza.
Peccato perché Cossutta - che ha compiuto la scorsa settimana 86 anni - alla sua Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, ha dedicato gran parte d'una vita da grande combattente: figlio di un operaio della Marelli, partigiano 17enne, consigliere comunale a Palazzo Marino, segretario cittadino e poi regionale del Pci, parlamentare, fondatore di Rifondazione sino a che tre anni fa, per le Europee, annunciò il suo voto per il Pd.
Se ne riparlerà per l'edizione 2013 degli Ambrogini d'oro.