Nel nuovo codice antimafia i razzisti non sono impresentabili alle elezioni. Nespolo: "Un'oscenità"
Quanto previsto dal nuovo codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare antimafia - che esclude dagli impresentabili alle elezioni i condannati per reati relativi alla discriminazione razziale, etnica e religiosa - è un'oscenità giuridica, politica e morale, perché delegittima una legge dello Stato, la legge Mancino, e assolve il razzismo che sta alla base della più grande catastrofe della storia dell'umanità per responsabilità del nazifascismo. Si è quindi disinvoltamente dimenticata l'ignominia dei lager, della Shoah e delle leggi razziali. Le forze politiche che hanno proposto e approvato questo testo sono responsabili di una pagina nera nella storia dell'Italia repubblicana.
Carla Nespolo
Presidente nazionale ANPI
29 marzo 2019