Giovanni Spagarino
Aveva soltanto vent'anni quando, nel 1905, fu eletto per la prima volta consigliere comunale di Nizza Monferrato per i socialisti. Nel 1921 divenne sindaco della cittadina, ma con l'avvento del fascismo fu sollevato dalla carica. Ciò non impedì a Spagarino, durante il ventennio della dittatura, di tener vivi, fra gli antifascisti dell'importante centro della Valle dell'Elbo, gli ideali socialisti.
La Guerra di liberazione lo vide poi, sebbene non più giovanissimo, tra gli organizzatori dei CLN nell'Astigiano e quando, il 28 ottobre 1944, fu costituita la Giunta popolare di governo della "Repubblica partigiana dell'Alto Monferrato", Spagarino entrò a farne parte, con l'incarico di promuovere la nascita dei primi liberi sindacati. La "Repubblica dell'Alto Monferrato" comprendeva i Comuni di Nizza Monferrato, Masio, Rocchetta Tanaro, Rocca d'Arazzo, Montaldo Scarampi, Isola d'Asti, Mongardino, Vigliano d'Asti, Montegrosso d'Asti, Mombercelli, Vinchio, Vaglio Serra, Belveglio, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Castelnuovo Belbo, Bergamasco, Bruno, Mombaruzzo, Maranzana, Quaranti, Castelletto Molina, Fontanile, Castelboglione, Calamandrana, Canelli, Rocchetta Palafea, Cassinasco, San Marzano Oliveto, Moasca, Calosso, Costigliole d'Asti, Agliano, Castelnuovo Calcea, e due frazioni di Asti: San Marzanotto e Montemarzo. Operò sino al 2 dicembre del 1944, poi ricadde in mano dei nazifascisti.
Il 30 gennaio 1945, in seguito a delazione, il dirigente socialista, che era conosciuto nella Resistenza con lo pseudonimo di Rino, fu arrestato. Rinchiuso nel carcere di Alessandria in attesa del processo, Spagarino attendeva la certa condanna a morte. Fortunatamente, il 23 aprile, fu liberato, con gli altri "politici" reclusi, dai partigiani. Nominato dal CLN sindaco di Nizza Monferrato, amministrò la sua città sino al 1946. Per due legislature fu poi eletto consigliere comunale e, dal 1958 al 1959, ricoprì l'incarico di segretario del PSI per la provincia di Asti.