Pietro Antonio Agnelli
Col nome di battaglia di "Tripolino", nel maggio del 1944 - lasciato Dronero (Cuneo), dove abitava - era entrato nella Resistenza. Nominato comandante di battaglione della 182a Brigata Garibaldi, il giovane patriota guidò i suoi partigiani in numerose azioni, dando - come si afferma nella motivazione del riconoscimento alla memoria - "continue prove di grande sprezzo del pericolo".
Il 13 novembre 1944, in località Carisio - afferma ancora la motivazione - "alla testa di pochi ardimentosi, guidava un durissimo attacco contro una consistente colonna nemica infliggendole gravi perdite. Benché ferito una prima volta, perseverava nell'impari lotta sino al totale disimpegno dei suoi uomini. Colpito nuovamente in più parti del corpo, si accasciava al suolo concludendo eroicamente la sua esistenza. Fulgido esempio di abnegazione e di dedizione al dovere".