Giorgio Issel
Al Liceo scientifico Cassini, che a Genova frequentava con Walter Fillak e Giacomo Buranello, aveva cominciato il suo impegno antifascista, che si concretizzò dopo l'armistizio con la partecipazione alla Resistenza. Entrato in una formazione partigiana operativa nel Lecchese, Issel si spostò quasi subito in Val Brembana dove raccolse intorno a sé giovani del luogo e alcuni ex prigionieri alleati di varie nazionalità, poco armati ed equipaggiati. Con l'arrivo dell'inverno il gruppetto abbandonò il Cantiglio per portarsi in Val Taleggio. Issel, con altri pochi uomini, restò nella zona dove, per una delazione, fu sorpreso, nella notte tra il 3 e il 4 dicembre da un rastrellamento. Un centinaio di militi fascisti giunti da Bergamo, affiancati da una cinquantina di SS, circondarono i partigiani nel loro rifugio. Inutile fu una disperata resistenza: Issel, il francese Raimond Marcel Jabin ed Evaristo Galizzi, di San Giovanni Bianco, caddero sotto il fuoco nemico. Una lapide, collocata nell'agosto del 1976, li ricorda insieme nel piccolo Borgo di Cantiglio.