Carlo Levi
Si era laureato in medicina nel 1923 e per cinque anni aveva fatto l'assistente presso la Clinica medica dell'Università di Torino. Ma la passione per la pittura e la scrittura avevano prevalso. Amico e collaboratore di Piero Gobetti, dopo le leggi eccezionali fasciste del 1926 il suo impegno in politica aumentò. A contatto con Mario Andreis, Riccardo Bauer e Nello Rosselli, Carlo Levi decise di dar vita a una pubblicazione antifascista, redatta a Torino ma stampata all'estero, La lotta politica. Ne uscì un solo numero, ma i rapporti con gli altri intellettuali antifascisti divennero ancora più stretti. Militante di "Giustizia e Libertà", Levi nel 1932 prese parte (all'estero, dove poteva facilmente recarsi per i suoi impegni di pittore), all'elaborazione del programma del movimento. È del 1935 l'arresto e l'avvio di Carlo Levi per due anni al confino di Grassano e di Magliano (Matera); dal 1936 al 1942 il suo espatrio in Francia; nel 1943 il suo rientro in Italia con conseguente nuovo arresto e confino ad Aliano (Matera), dove il pittore è stato sepolto, secondo le sue ultime volontà e l'antica promessa di tornare in quelle terre. Dopo il confino ad Aliano, conclusosi con la caduta di Mussolini, Levi si era stabilito a Firenze e qui aveva preso parte alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza fiorentina. Militante e rappresentante del Partito d'Azione, alla liberazione della città era stato designato come redattore de La Nazione dal CTLN. Eletto nel 1963 senatore, come indipendente candidato nelle liste del PCI, è stato rieletto nelle due successive Legislature. Tra i dipinti più noti di Carlo Levi ricordiamo qui: L'eroe cinese del 1929, i ritratti di Filippo Turati (1929) e di Carlo Rosselli (1932), Campo di concentramento (1940-1941) e La révolution nationale (Petain al potere) (1941). Tra i quadri del dopoguerra Italia 1961 (con la dominante figura della Morte di Rocco Scotellaro). Tra i libri di Carlo Levi hanno avuto risonanza internazionale Cristo s'è fermato Eboli, Le parole sono pietre, Paura della libertà, Il futuro ha un cuore antico, La doppia notte dei tigli. Al pittore e scrittore italiano tra i più significativi del Novecento (che ha lasciato anche interessanti prove poetiche, pubblicate postume), è intitolata una Fondazione a Roma, un Museo ad Aliano, la Biblioteca comunale di Torre Pellice (Torino), una Scuola media statale a Bari, il Liceo artistico di Eboli (Salerno), una via di Matera; un Premio per una tesi di laurea sull'emigrazione è promosso dal Comune di Cava dei Tirreni (Salerno).