Ivanoe Bonomi
Laureato in Scienze naturali e in Giurisprudenza, prima dell'avvento del fascismo era stato parlamentare, ministro e anche presidente del Consiglio. Di orientamento social-liberale, non esitò nel 1921, nell'ordinare ai carabinieri di bloccare, anche con le armi, gli squadristi che marciavano sulla "rossa" Sarzana (SP). Nel 1923 Bonomi si era ritirato dalla vita pubblica dedicandosi agli studi storici, ma non aveva mai interrotto i contatti personali con esponenti cattolici, liberali, socialisti e comunisti.
Nel 1942 fonda il giornale clandestino di orientamento liberale Ricostruzione e non si esime dal mantenere rapporti con la monarchia e il generale Badoglio, anche se preferisce, quando i tedeschi occupano Roma, rifugiarsi in Laterano. È Bonomi che il 9 settembre 1943 propone e fa approvare dai rappresentanti di tutti i partiti antifascisti l'ordine del giorno che segna la nascita del CLN e sarà proprio lui il primo presidente del Comitato di Liberazione Nazionale.
L'arrivo in Italia di Palmiro Togliatti e la sua "svolta di Salerno", con l'accantonamento del problema istituzionale, contribuiranno a rendere più facile all'anziano statista la sua opera di mediazione, che porterà nel dopoguerra all'affermarsi della DC.
Consultore nazionale, deputato alla Costituente dell'Unione Democratica Nazionale, presente per l'Italia (nel 1947) alla Conferenza di pace, Bonomi ha presieduto il Senato della Repubblica sino alla scomparsa, nella primavera del 1951.
Bonomi, che nel 1943 è stato il primo presidente della rinata Federazione della stampa sciolta dal fascismo, ha lasciato una messe di saggi storici. Al suo nome sono intitolate strade a Roma, Mantova e in ogni parte d'Italia. Portano il nome di Bonomi, anche molti circoli culturali, scuole e Centri studi.